mercoledì 30 marzo 2011

IL BILANCIO DI GENERE NEL COMUNE DI AREZZO

RIprendiamo e pubblichiamo questo articolo comparso sulla stampa, per offrire una chiave di lettura sul tema del bilancio di genere.
Arezzo - Presentazione del primo bilancio di genere del Comune di Arezzo questa mattina in sala di Consiglio Comunale. “Uno strumento – ha ricordato l’assessora alle pari opportunità del Comune Aurora Rossi – che aiuta a governare meglio, creando meccanismi di ripartizione delle risorse più equilibrati e finalizzati a una concreta parità tra i cittadini, in particolare tra uomini e donne. Il bilancio di genere è uno strumento utile per leggere come vengono impegnate le risorse dell’ente e comprendere quali ricadute hanno sulla popolazione. Alla base del bilancio di genere vi è infatti la considerazione che esistono differenze tra uomini e donne per quanto riguarda le esigenze, le condizioni, i percorsi, le opportunità di vita, di lavoro e di partecipazione ai processi decisionali e che quindi le politiche non sono neutre e determinano un impatto diverso”.
“Non è retorica ma una nostra grande convinzione – ha affermato il Sindaco Giuseppe Fanfani. Il ruolo delle donne nella storia è stato troppo spesso discriminante e considerato marginale. Anche oggi in molte realtà ci troviamo di fronte a comportamenti di profonda inciviltà. Con questa consapevolezza abbiamo lavorato per dare risposte concrete e servizi adeguati per promuovere pari opportunità e valorizzare le persone a qualunque sesso appartengano. È una scelta che afferma un principio costituzionale di uguaglianza ma che consente anche la crescita economica e sociale del territorio”.
Alla presentazione è intervenuto l’assessore regionale alle pari opportunità Salvatore Allocca che ha ricordato come questa “è un’occasione di crescita per tutti perché la questione di genere, nonostante l’impegno degli amministratori, continua a esistere ed è lesivo di diritti fondamentali e di cittadinanza. Occorre una lettura ‘tridimensionale’ delle dinamiche, un monitoraggio attento che ci consenta di individuare gli obiettivi e di verificare i risultati. In questo contesto il bilancio di genere è un importante strumento a disposizione delle amministrazioni e di tutta la comunità perché la democrazia e la partecipazione sono la grande energia ‘rinnovabile’ che abbiamo”.
Hanno portato poi i loro saluti e contributi al dibattito l’assessora provinciale Carla Borghesi, Patrizia Dini dell’Aiccre Toscana e i presidenti delle commissioni Pari Opportunità regionale, provinciale e comunale, rispettivamente Rossella Pettinati, Rosetta Roselli e Marco Tulli.

Carla Borghesi: “ancora ci sono limiti che impediscono alla donna di progredire in un percorso di emancipazione. In un momento di crisi come l’attuale le donne sono quelle che pagano di più in quanto anello debole del mercato del lavoro”.
 
Patrizia Dini: “nell’ottica di un bilancio in pareggio tra entrate e uscite bisogna assumere un ruolo deciso e orientato alla risoluzione dei problemi reali”.
 

Rossella Pettinati: “il bilancio di genere diventa uno strumento di partecipazione e di democrazia che serve per andare più lontano, dove gli strumenti già esistenti non permettono di arrivare”.
 
Rosetta Roselli: “il bilancio di genere è un piano d’azione che permette all’amministrazione di uscire dal palazzo e di interrogarsi sulla situazione di una parte della popolazione che ancora troppo spesso rimane emarginata. Fondamentale è il messaggio di dignità che esso veicola contro l’indifferenza e l’apatia”. Marco Tulli: “si è definitivamente realizzata la trasformazione della politica in biopolitica; si parla solo con pezzi di corpi, quelli più appetibili, all’interno di una società in cui il potere è maschio e patriarcale; la natura, compresa la donna, sembra essere solo sfruttata e controllata”.

 Si è passati poi alla presentazione dei dati emersi dal bilancio di genere che, dopo l’introduzione dell’assessora Aurora Rossi, sono stati spiegati da Rosaria Tartarico di Avventura Urbana, per la parte relativa al percorso di partecipazione e di condivisione con tutti soggetti economici e sociali rappresentativi del territorio che ha portato alla redazione del Piano di Azione per l’attuazione della Carta Europea per l’Uguaglianza tra Donne e Uomini nella vita locale e regionale.
 
Giovanna Badalassi, esperta di politiche ed economia di genere, ha presentato nello specifico i dati rilevati: “abbiamo fatto una lettura trasversale dell’impatto che le politiche comunali hanno sugli uomini e sulle donne che ha evidenziato l’attenzione di questo territorio per il sociale. Il bilancio di genere è quindi uno strumento utile a impostare ulteriori azioni di sviluppo e di crescita, per liberare i vincoli e consentire una maggiore espressione dei talenti”.
Il bilancio di genere risponde a due quesiti: quali sono i bisogni dei cittadini e delle cittadine e come l’amministrazione risponde a essi attraverso le scelte politiche, gli impegni assunti in bilancio, i servizi offerti. Il volume raccoglie dati e analisi riferite al bilancio 2009 e rileva dati su popolazione, famiglie, livello di istruzione, lavoro, disagio, mobilità.

 Tra i servizi a diretto impatto di genere sono stati analizzati in particolare quelli destinati alla conciliazione tra famiglia e lavoro, il contrasto alla violenza sulle donne e la tratta, l’inclusione sociale e la protezione delle famiglie monoreddito a capofamiglia donna.


martedì 22 marzo 2011

Donne e Scienza

Un sito da segnalare è quello dell'associazione Donne e Scienza, che si occupa di iniziative per la valorizzazione delle scienziate, e di azioni di sostegno a scelte formative di tipo scientifico.

La presidente è Flavia Zucco, Dirigente di Ricerca presso l’Istituto di Neurobiologia e Medicina Molecolare del CNR di Roma. Attualmente studia il differenziamento di cellule intestinali umane in vitro e prosegue le ricerche di tossicologia in vitro su questo modello sperimentale. 

L'indirizzo web è www.donnescienza.it